venerdì 4 febbraio 2011

POL - Pd, Bettini: Se vince Bersani si azzera il Pd

Roma, 22 ott (Velino) - Il deputato Michele Meta, la giornalista Barbara Palombelli e Goffredo Bettini. Ieri pomeriggio all’Etoile di Roma era presente tutto il gotha della sinistra che ha governato la capitale nel quindicennio iniziato nel ‘93 con la vittoria di Francesco Rutelli e finito nel 2008 con la sconfitta sempre dello stesso Rutelli, ricandidatosi dopo la parentesi veltroniana. L’occasione è stata data dalla presentazione del libro Pd anno zero di Goffredo Bettini, principale sponsor della candidatura del senatore Ignazio Marino alla segreteria del Partito democratico, presente come ospite sul palco. E lo scopo sottinteso era quindi con tutta evidenza quello di sponsorizzare la candidatura di quest’ultimo in vista delle primarie di domenica 25 ottobre. La presentazione di questo libro è stato il pretesto non solo per ricordare i fasti del “modello Roma”, ma anche per fare un punto di autocritica sui primi due anni di vita del nuovo partito. Tra gli invitati a parlare anche Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione Comunista, che non ha esitato a polemizzare con Goffredo Bettini imputando proprio al Partito democratico e all’idea della vocazione maggioritaria la sconfitta della sinistra radicale alle Politiche del 2008.

Bettini, dal canto suo, ha invece rivendicato la scelta di fondare un partito, il Pd, che avesse una vocazione maggioritaria, una struttura aperta e che andasse oltre i vecchi steccati. Così non è stato, ha spiegato Bettini, che ha tenuto però a precisare che il 33 per cento preso dal Pd nel 2008 era un’ottima base da cui partire per creare una vera forza riformista, ma gli apparati di partito hanno prevalso ancora una volta e che alla fine lui ha deciso di dimettersi da tutti gli incarichi e persino dal Parlamento. E il problema del Pd, secondo Bettini, è proprio questo: dopo tutta una serie di sconfitte la classe dirigente del partito non è cambiata, non c’è stata autocritica e se oggi dovesse vincere Bersani “ci sarebbe l’azzeramento del Pd. Ci sarebbe un, seppur legittimo, passo indietro rispetto all’idea originaria del partito”.
 
(spk) 22 ott 2009 11:21

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