Roma, 21 feb (Il Velino) - Nell’ultima settimana molti sono stati i “cambi di casacca” da un gruppo parlamentare a un altro e altri forse ve ne saranno nei prossimi giorni. Nell’attesa di nuovi sviluppi, attualmente la situazione alla Camera è questa. Il Pdl rispetto alle Politiche del 2008 ha perso più di 40 deputati. Oltre ai trenta deputati collocati in Futuro e Libertà (29 dopo il passaggio di Luca Barbareschi nel gruppo misto), ci sono Daniela Melchiorre e Italo Tanoni che hanno costituito la componente dei liberaldemocratici. Al gruppo di Iniziativa responsabile, sorto per sostenere il governo, hanno aderito i pidiellini Vincenzo D’Anna e Mario Pepe (anche Giancarlo Lehner ha annunciato la sua adesione) e gli ex finiani (sempre eletti con il Pdl) Silvano Moffa, Giampiero Catone, Maria Grazia Siliquini e Catia Polidori e ultimo in ordine di tempo Paolo Guzzanti. Il repubblicano Giorgio La Malfa, eletto nel Pdl, ha aderito al gruppo misto per intraprendere la strada terzopolista insieme a Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini, mentre l’altro repubblicano, Francesco Nucara, è rimasto nell’alveo della maggioranza ma nel gruppo misto, cui si è da subito iscritto. Gabriella Mondello è passata con l’Udc. La Lega Nord in tre anni di legislatura ha perso soltanto Maurizio Grassano che, dopo un breve passaggio tra le fila dei liberaldemocratici, è andato a rinforzare le file dei “responsabili”.
L’Mpa del governatore siciliano Raffaele Lombardo ad inizio legislatura poteva contare su una componente del gruppo misto composta da otto deputati, poi divenuti quattro, visto che gli altri quattro hanno deciso di formare la componente Noi Sud che attualmente è una delle forze che costituiscono il gruppo di Iniziativa Responsabile. Più tormentata è la vicenda di Futuro e Libertà. Il gruppo, nato lo scorso 30 luglio, all’inizio ebbe 33 adesioni (per raggiungere qualche tempo dopo quota 37). Ma presto sono iniziate le defezioni e ora si ritrova di fatto con 29 deputati. La prima a lasciare il gruppo finiano è stata Souad Sbai, seguita da Giuseppe Angeli. Nel corso della voto di sfiducia al governo Berlusconi, il 14 dicembre scorso, Giampiero Catone, Catia Polidori, Maria Grazia Siliquini e Silvano Moffa non hanno seguito le indicazioni di voto di Fli e di lì a breve hanno promosso la costituzione del “gruppo di responsabilità”. Gli ultimi in ordine di tempo ad abbandonare Fli sono stati Roberto Rosso e Luca Bellotti che in questi giorni hanno deciso di rientrare nel Pdl e Luca Barbareschi che aderirà al gruppo misto. Tre defezioni non ancora comunicate ufficialmente all’assemblea di Montecitorio, dunque non ancora registrate sul sito web della Camera.
Sul versante dell’opposizione di centrosinistra il Partito democratico nel 2008 partiva da 217 deputati che divennero presto 218 con l’ingresso del dipietrista Jean Leonard Touadì, ma poi dodici si sono diretti verso “lidi terzopolisti”. Ben cinque sono passati con l’Udc e quattro con l’Api, mentre Massimo Calearo e Bruno Cesario, dopo il voto di fiducia del 14 dicembre, sono andati a comporre il gruppo dei responsabili. Antonio Gaglione, invece, non è attualmente iscritto a nessun gruppo ma ha fatto parte di Noi Sud prima che quest’ultima confluisse nel gruppo dei responsabili. L’Italia dei Valori dal 2008 ad oggi ha perso 7 deputati. Il primo a lasciare il partito di Antonio Di Pietro è stato Jean Leonard Touadì che ora si trova nel Pd, seguito a breve da Giuseppe Giulietti il quale però ha scelto il gruppo misto. Americo Porfidia, Domenico Scilipoti e Antonio Razzi sono passati col gruppo dei “responsabili”, mentre Aurelio Misiti, dopo un breve passaggio con l’Mpa di Lombardo, ha aderito al gruppo misto. Pino Pisicchio, invece, ha aderito all’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli. L’Udc, nel conto finale tra entrate e uscite, come la Lega, perde solo un deputato e nell’arco di tre anni passa da 36 a 35 deputati. Le uscite più illustri sono state quelle di Mario Baccini, Bruno Tabacci, Francesco Pionati e il “gruppo dei siciliani” guidati da Francesco Saverio Romano, che - dopo avere dato vita ai Popolari per l’Italia di domani - sono finiti nel gruppo Iniziativa responsabile, a eccezione di Calogero Mannino (rimasto nel gruppo misto).
(spk) 21 feb 2011 19:57
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