Roma, 23 feb (Il Velino) - “La mia disponibilità al dialogo con esponenti del Pdl, con cui non ho interrotto il rapporto umano, non è una disponibilità al rientro”. Giorgio Conte, deputato di Fli, conferma al VELINO la sua permanenza nel gruppo finiano di Montecitorio, nonostante il suo nome venga spessa accostato a quelli dei prossimi fuoriusciti. Le ultime fuoriuscite, secondo Conte, sono “legate alle umane debolezze e alle legittime ambizioni. Mi riferisco ai vari sbocchi offerti: dalla ricandidatura a posti di governo o sottogoverno”. “Indubbiamente – precisa il deputato finiano – ci sono stati degli errori negli ultimi mesi. Il voto del 14 dicembre ha lasciato una traccia profonda, ma sono ottimista e credo che si ritroverà lo spirito della seconda metà dell'anno scorso. Già a Milano Fini, Urso e un ex come Viespoli hanno sottolineato la parola destra con una forza maggiore anche rispetto a Bastia Umbra”.
“In questo clima il fatto che 6 senatori su 10 abbiano deciso di rimanere con noi - assicura il deputato Fli - è una mezza vittoria. Ci sono persone valide che possono dare un contributo importante nel nostro cammino. Persone che credono nel nostro progetto politico e non puntano ai personalismi”, aggiunge Conte, riferendosi a Adolfo Urso e Andrea Ronchi. E poi rilancia: “Noi, inoltre, pensiamo di poter mettere in cantiere nuovi ingressi alla Camera”. Dal versante del gruppo di responsabilità nazionale giunge la stessa convinzione. Luciano Sardelli, capogruppo alla Camera, rivela al VELINO, che “sono in corso varie trattative non solo con i nomi che circolano in questi giorni sui giornali”.
Nessun commento:
Posta un commento