Roma, 13 set (Il Velino) - “Con il 'Ghe pensi mi' non è arrivato nulla di buono, di concreto nella vita degli italiani, questa è un'idea deformata di democrazia”. Così Pierluigi Bersani, nel discorso di chiusura della Festa democratica ha iniziato il suo attacco al governo e all’alleanza tra Pdl e Lega nord che “ha governato per sette degli ultimi nove anni, ha accompagnato lo scivolamento dell'Italia”. Il segretario del Pd non ha poi lesinato critiche al governo sul tema della scuola dove il governo si appresta a compiere “il più grande licenziamento di massa della nostra storia". Per quanto riguarda il fisco, Bersani propone un fisco più equo con una maggior lotta all’evasione fiscale e senza più condoni, mentre sul federalismo ha spiegato le risorse statali dovrebbero essere affidate: "solo a chi raggiunge per conto suo i primi risultati. Niente soldi a chi i risultati li promette soltanto". Per quanto riguarda la situazione interna al Pd, Bersani ha ammonito i critici: “abbassi la cresta chi vuol darci lezioni di territorio o farci la caricatura, come fossimo un partito in pantofole. Abbiamo scarpette e scarponi e se ne accorgeranno". Parole che lasciano presagire che le elezioni anticipate, secondo il segretario del Pd, sono alle porte “perché tre anni sono troppo lunghi, ognuno lo vede''. Il segretario del Pd ha però anche riproposto la sua ricetta: nascita di un governo tecnico che cambi la legge elettorale, creazione del nuovo Ulivo “un patto di governo con le altre forze dell'opposizione parlamentare'”, qualora si presentino le condizioni. Un piano quest’ultimo che non piace all’ala veltroniana del partito, la quale, secondo le indiscrezioni del Corriere della Sera, sta ipotizzando di attuare una scissione simile a quella avvenuta nel centrodestra con la creazione di un gruppo autonomo differente. I mugugni sul presunto nuovo Ulivo non sono dunque una prerogativa dei soli ex popolari, ma l’insofferenza della corrente di Area democratica potrebbe portare ad una rottura definitiva e persino al sostegno al ticket Chiamparino-Vendola in caso di primarie di coalizione. La smentita dei veltroniani arriva dal deputato Walter Verini secondo cui "non se ne e' mai parlato. In questo periodo, del resto, si e' letto di tutto: sono circolati documenti di duro attacco alle basi fondative del Pd e da parte di massimi dirigenti si sono rivolti attacchi pesanti a quel Pd che aveva ottenuto il 34 per cento alle elezioni politiche''. 'In realtà – ha spiegato il deputato veltroniano - è molto diffusa dentro il Partito Democratico la preoccupazione per la gravissima situazione del Paese e per le difficoltà del nostro partito, che raggiunge nei sondaggi - in una condizione politica che dovrebbe essere assolutamente favorevole ad una forza di opposizione - il suo minimo storico”. “Ignorare questo dato – ha concluso il deputato veltroniano - e ignorare il fatto che si moltiplicano prese di posizione individuali e contraddittorie che alimentano confusione rispetto alla linea politica del partito, sarebbe davvero molto grave''.
(Francesco Curridori) 13 set 2010 10:26
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