Roma, 21 gen (Il Velino) - “Il rinvio ci dà la possibilità di valutare le proposte sulla base delle singole modifiche, accompagnate da una relazione tecnica”. Marco Stradiotto, senatore del Veneto, ha espresso al VELINO la sua soddisfazione per la decisione del governo di rinviare di una settimana l'approvazione del testo sul federalismo municipale. “La mia simulazione, fatta prima di queste ultime modifiche – spiega il senatore, autore del recente studio sui costi del federalismo municipale - non ha più valore. Il problema che avevo riscontrato era che per attuare tale riforma ci voleva un fondo perequativo troppo elevato. Ora, invece, con le ultime modifiche, le entrate relative ai comuni dipenderanno dalle finanze derivate, ossia dai soldi che vanno a Roma e che poi tornano da Roma. Non c'è più l'autonomia finanziaria. L'unica leva è l'irpef e quindi chi evade ci guadagna, mentre chi paga viene tartassato”. Stradiotto individua anche un secondo problema: “Se in un comune ci sono poche seconde case e poche fabbriche, il sindaco non può aumentare al massimo l'addizionale Irpef e così è costretto ad aumentare le tasse sui servizi come ad esempio quelle sugli asili e sui rifiuti”.
“Il Pd – conclude il senatore del Veneto – chiede che non si calpestri l'autonomia finanziaria municipale. È un grave errore se i soldi vanno e vengono da Roma. I contribuenti sono i primi che pretendono che il federalismo funzioni per ridurre così gli sprechi e l'evasione fiscale”.
“Il Pd – conclude il senatore del Veneto – chiede che non si calpestri l'autonomia finanziaria municipale. È un grave errore se i soldi vanno e vengono da Roma. I contribuenti sono i primi che pretendono che il federalismo funzioni per ridurre così gli sprechi e l'evasione fiscale”.
(spk) 21 gen 2011 17:38
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