Roma, 16 set (Il Velino) - "La riunione è stata molto costruttiva. Tutti hanno espresso la volontà di stare uniti, come ci viene chiesto, per il bene del Paese". Così Enrico Letta, vicesegretario del Partito democratico ha commentato sull'Avvenire la riunione del coordinamento del partito svoltasi ieri. Sul documento che la minoranza interna presenterà a giorni, Letta ha voluto stemperare gli animi spiegando che "Veltroni ha fatto un ragionamento molto attento ai problemi oggettivi che la politica del centrosinistra ha". Per quanto riguarda le sorti del governo Letta giudica i finiani "determinanti" e come unica alternativa possibile alla crisi vede la nascita di "un governo istituzionale che abbia il compito di raffreddare il clima da guerra civile che c’è oggi, cambi la legge elettorale e porti il Paese al voto in modo imparziale". Sulle alleanze del Pd, Letta ha spiegato che "se il Pd non si dà un’anima e quindi non evidenzia un progetto caldo di Italia, qualunque alleanza faremo sarà un’alleanza fredda. Poi, a partire dalla maggioranza che sosterrà il governo istituzionale, vedremo se riusciamo a far evolvere il quadro politico". Ecco dunque che l'Udc si ripresenta agli occhi del vicesegretario come un possibile interlocutore perchè è impensabile "che Casini possa andare a fare la ruota di scorta pagato con posti di sottogoverno vuol dire insultarlo". Sull'alleanza con l'Italia dei Valori, invece, è che se "fare un pezzo di strada con noi non può essere contro di noi". "Leggo - ha proseguito Letta - che anche l’Idv ha capito che l’antipolitica di Grillo non è positiva, dopo che per mesi l’ha usata contro di noi. Coalizione, alleanze e candidature a premiership vengono dopo". Secondo Letta, infine, per ricomporre la sinistra e creare un nuovo Ulivo "un nuovo Prodi c’è si chiama Bersani".
(spk) 16 set 2010 12:50
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