Roma, 23 nov (Il Velino) - “Io, nonostante non mi piacciano alcuni compagni di strada e il nome, non lascerò il Pdl perché non mi piacciono nemmeno gli attacchi a Berlusconi”. L’ex ministro Antonio Martino, in occasione della lezione d’apertura della scuola di liberalismo organizzata dalla Fondazione Einaudi, non ha avuto alcuna esitazione nel ribadire il suo appoggio alla maggioranza. E riguardo alla leadership di Berlusconi l’economista Martino si chiede: “C’è qualcuno che possa essere un suo degno sostituto?”. Martino, ha ricordato come da ministro degli Esteri difese più volte Fini e i missini dall’accusa di “fascismo” mossa da vari ministri europei dell’epoca, ma oggi è molto critico nei confronti del Presidente della Camera. “Fini parla in maniera garbata. Non ho nessuna antipatia verso di lui - spiega l’ex ministro della Difesa - ma non posso credere in una persona che prima dice che Mussolini è stato il più grande statista e poi dice che il fascismo è il male assoluto”. E ancora: “Della Vedova e Consolo sono nostri amici. Fini è moderato, ma ce ne sono tre…”, ha concluso Antonio Martino riferendosi a Italo Bocchino, Fabio Granata e Carmelo Briguglio, i tre finiani che, deferiti ai probiviri del Pdl, hanno dato vita a Futuro e Libertà.
(spk) 23 nov 2010 09:47
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