Roma, 25 gen (Velino) - Nichi Vendola al 73 per cento, Francesco Boccia al 27 per cento. Una vittoria ancora più netta di quella di cinque anni fa quando la sfida tra i due stessi candidati terminò sempre a favore del leader della sinistra antagonista ma solo per una manciata di voti. Questa volta invece le primarie pugliesi si sono svolte in un clima totalmente differente in quanto la posta in palio era notevolmente più alta: Vendola, indagato insieme ad alcuni esponenti della sua giunta, si giocava la ricandidatura, mentre il Pd targato Massimo D'Alema ora si gioca l'alleanza con l'Udc e la possibilità di creare un nuovo laboratorio politico che sia presentabile anche a livello nazionale. L'esito delle primarie pugliesi sarà all'esame della direzione nazionale del Pd in programma per oggi.
Nel suo primo commento il leader di Sinistra e Libertà ha rivolto un messaggio di unità al centrosinistra. “In casa del centrosinistra – ha dichiarato Vendola - il candidato alla presidenza della Regione Puglia non viene deciso a Palazzo Grazioli, ma da una porzione del corpo elettorale rilevante di 200mila elettori. Nessuno si deve sentire sconfitto. Da oggi, insieme, dobbiamo lavorare perchè l'energia messa in campo dei sostenitori di Boccia e dai miei possa diventare un unico grande cantiere, una fabbrica per la popolazione pugliese. La Puglia ha il diritto di essere il laboratorio della buona politica". Secondo Michele Emiliano, sindaco di Bari, che per lungo tempo era stato in precedenza indicato come possibile candidato del Pd alle primarie “Vendola ha meritatamente vinto le primarie impartendo al nostro partito, e non a Francesco Boccia, una dura lezione che non può più essere ignorata. Anche la più razionale delle strategie politiche non può essere calata dall'alto e non può essere attuata ignorando i sentimenti di rispetto e di affetto delle persone nei confronti di quei pochi politici che nel bene e nel male sono sintonizzati con il senso comune".
(Francesco Curridori) 25 gen 2010 08:24
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