Roma, 24 nov (Velino) - Il Pd si rifà il trucco. Questo pomeriggio il neo segretario del partito, Pierluigi Bersani, ha presentato la sua squadra: 6 uomini e 6 donne, tutti quarantenni "sperimentati" che formeranno la nuova direzione nazionale. La conferenza stampa di presentazione dei 12 membri, che saranno però coordinati dall'anziano Maurizio Migliavacca (58 anni), è stato il pretesto per affrontare i temi caldi che precedono la lunga campagna verso le regionali del 2010. E a questo proposito Bersani ha parlato principalmente dei rapporti con l'Udc, con cui "siamo disponibili e interessati a discutere ma - ha proseguito il segretario - se c'è da dire dove, come e in che misura, dobbiamo essere in due". E ancora: "Non cerchiamo pretesti non avremmo nessuna remora ad ipotizzare un confronto politico generale sullo schieramento da costruire alle regionali ma rispettiamo il fatto che l'Udc non ha questa attitudine ma vuole ragionare caso per caso".
Per quanto riguarda la scelta di appoggiare la candidatura di Vendola in Puglia, Bersani ha sottolineato che: "Noi ragioniamo fino all'ultimo per avvicinare le posizioni anche dove ci sono difficoltà e la Puglia è un caso evidente", ma riferendosi anche alla Campania il neosegretario è convinto che "nel Mezzogiorno al di là degli schieramenti è ora di cercare nuove idee per le piattaforme politiche, rinunciando allo svilimento con cui negli ultimi due anni si e' affrontata la questione meridionale". Sulla manifestazione "No-B day" del 5 ottobre organizzata dall'Italia dei Valori, Bersani ha lanciato un monito: "bisogna accorciare e non allargare le distanze tra i partiti oggi all'opposizione: a questo obiettivo deve lavorare chi promuove manifestazioni come quella del 5 dicembre" e perciò il Pd prima di decidere se aderire o meno valuterà "le parole d'ordine" e se esse "sono compatibili con gli obiettivi del Pd, non c'è nessun problema per la partecipazione dei militanti". Il neo segretario è stato molto critico anche nei confronti della politica economica del governo e ha ribadito che il Pd non accetterà mai di dialogare con la maggioranza sui temi della giustizia se non sarà ritirato dal tavolo della discussione il "processo breve".
(spk) 24 nov 2009 19:24
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