domenica 6 febbraio 2011

INT - Carceri, Capece (Sappe): Chiediamo maggior uso pene alternative

Roma, 7 gen (Il Velino) - “La situazione è drammatica. Abbiamo superato i 69 mila posti letto sui 42 mila disponibili. Ormai non ci sono più differenze: il mafioso sta insieme al detenuto comune e ci sono problemi per la sicurezza”. Questo è lo scenario delle carceri italiane descritto al VELINO da Donato Capece, segretario del Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria. “Il 27 per cento dei detenuti sono extracomunitari, mentre il 19 per cento sono tossicodipendenti. Mancano settemila agenti di polizia penitenziaria e l’unica assunzione prevista è quella di 60 nuovi agenti del turn over 2008”, spiega ancora Capece. “Secondo la legge 199 – prosegue il segretario del Sappe - ci dovrebbe essere una nuova tornata di assunzioni per 1600 nuovi agenti e, tutti i detenuti con una pena definitiva inferiore ad un anno dovrebbero passare agli arresti domiciliari, dopo le dovute verifiche del magistrato di sorveglianza. Tale provvedimento è ancora insufficiente: si passerebbe da 69 mila detenuti a 64 mila”. Il piano emergenza carceri prevede l’apertura di 17 nuove carceri e 42 padiglioni per una spesa complessiva di 600 mila euro. “I tempi dicono che saranno pronti per il 2012, ma io non ci credo. Noi chiediamo – conclude Capece - che si riveda il sistema sanzionatorio e cioè che in carcere ci vadano i criminali veri. Per gli altri chiediamo pene alternative come i lavori socialmente utili o gli arresti domiciliari”.
 
(spk) 7 gen 2011 14:09

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