Un concetto quest’ultimo ribadito anche dallo stesso Franceschini secondo cui “se si appalta a qualcuno il compito di parlare al centro, ad altri si appalta l’elettorato di estrema sinistra, ad altri ancora l’elettorato ambientalista, è la fine del Pd. “Ma – ha aggiunto ieri il segretario – nessuno dice che non bisogna fare le alleanze, le alleanze vanno fatte attorno a una reale condivisione del programma. Voglio capire perché si dice di aprire a tutti i partiti, eccetto a Di Pietro che fra tutti gli altri partiti di sinistra è l’unico che ha l’otto per cento…”. Ma ieri è stata l’occasione per capire a chi consegnerà il suo voto Arturo Parisi, che proprio ieri ha posto dieci domande sul Fatto quotidiano ai tre candidati e ha avuto risposta dal solo Franceschini. Interpellato dal VELINO a margine del convegno al quale era presente tra il pubblico, Parisi ha dichiarato che non ha ancora deciso con chi schierarsi, ma Franceschini “per il momento su alcune cose mi ha convinto”. Tra il pubblico era presente anche il senatore Enrico Morando che ha confermato di aver già iniziato ad espellere gli iscritti campani sospetti di infiltrazione mafiosa all’interno del partito e che la vicenda “è solo all’inizio”.
(spk) 23 ott 2009 17:09
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