Roma, 17 dic (Velino) - Piemonte e Veneto alla Lega, la Lombardia e la Liguria agli ex forzisti Formigoni e Biasotti, la Calabria e il Lazio agli ex An Scopelliti e Polverini. Queste sono le decisioni prese ieri dall'ufficio di presidenza del Pdl - dopo una telefonata tra il premier Berlusconi, ancora ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano, e il coordinatore Sandro Bondi - che ha così definitivamente chiuso le porte all'ormai ex governatore del Veneto Galan, il quale ora si riserva alcuni giorni per valutare quello che considera "peggio che un tradimento, un errore", anche se sembra improbabile che possa decidere di correre da solo: "Come più volte ripetuto, ora mi prenderò il tempo necessario per riflettere tentando di capire regole e modalità di un modo di fare politica che non condivido ma che posso tentare di comprendere". "Capisco l'amarezza di Galan. Ma in una coalizione non ci sono tradimenti, ma scelte", ha replicato uno dei coordinatori nazionale del Pdl, Ignazio La Russa.
In Veneto ormai comunque l'unica vera partita che si gioca è tra il ministro Zaia e il sindaco di Verona Tosi, mentre in Piemonte toccherà quasi sicuramente a Roberto Cota, capogruppo della Lega alla Camera. Ed è così che per Formigoni si dissolvono le nubi su una temutissima candidatura leghista in Lombardia. Per la sua candidatura, per quella di Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria e per quella di Biasotti in realtà però non ci sono mai stati reali concorrenti. Per il Lazio invece la Polverini, una candidatura che per il centrodestra laziale dovrebbe valere anche l'appoggio dell'Udc. Rinviate, invece, le scelte per Campania, Puglia, Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
In Veneto ormai comunque l'unica vera partita che si gioca è tra il ministro Zaia e il sindaco di Verona Tosi, mentre in Piemonte toccherà quasi sicuramente a Roberto Cota, capogruppo della Lega alla Camera. Ed è così che per Formigoni si dissolvono le nubi su una temutissima candidatura leghista in Lombardia. Per la sua candidatura, per quella di Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria e per quella di Biasotti in realtà però non ci sono mai stati reali concorrenti. Per il Lazio invece la Polverini, una candidatura che per il centrodestra laziale dovrebbe valere anche l'appoggio dell'Udc. Rinviate, invece, le scelte per Campania, Puglia, Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna.
(spk) 17 dic 2009 09:47
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