giovedì 3 febbraio 2011

POL - Pd, Sassoli e Ceccanti su Di Pietro che paragona il premier a Saddam

Roma, 19 set (Velino) - A margine di un incontro tenutosi ieri nel circolo Aurelio di Roma, l’eurodeputato David Sassoli e il senatore Stefano Ceccanti, due esponenti della mozione Franceschini hanno rilasciato al VELINO la loro opinione sulla dichiarazione rilasciata ieri da Antonio Di Pietro in cui ipotizzava per Silvio Berlusconi una fine alla Saddam Hussein. Secondo Sassoli “Berlusconi non è uguale ad altri, è Berlusconi. Ha una concentrazione di fuoco mediatico che in questo momento sta scatenando sull’opposizione, sui giornali che non gli sono amici in un modo che non ha uguali rispetto alle esperienze degli altri Paesi a noi affini”. E ancora: “Invece di trovare parallelismi che poi non coincidono, bisogna capire quanto Berlusconi sia Berlusconi in questo momento. È il Berlusconi del conflitto di interessi, della concentrazione mediatica, delle libertà che questo potere cerca in qualche modi oscurare ne fanno un caso unico in Europa. In Europa l’esperienza italiana in questo momento viene studiata, spesso vista anche con ilarità. Ci sono comportamenti – ha concluso Sassoli - che il potere non può permettersi di adottare ed ora Berlusconi pensa che per lui tutto sia lecito e questa è la grande anomalia italiana”.


Secondo Ceccanti, invece: “I casi di un regime autoritario non sono comparabili con i casi di un regime democratico dove pure si realizzano delle anomalie e quindi questo linguaggio non rispecchia la realtà, è un linguaggio di tipo emotivo-propagandistico. Per altro, dopo quanto è successo in Afghanistan, noi abbiamo sospeso la manifestazione prevista per oggi perché fino a lunedì dovremmo concentrarci su un’unità nazionale rispetto a questa tragedia. Per cui mi sembra improprio fare una polemica del genere anche per il momento in cui è stata proposta e non solo per i toni che non rispecchiano la realtà”.

(spk) 19 set 2009 13:19

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