mercoledì 2 febbraio 2011

POL- Pd, Ceccanti: Sondaggi prematuri, primarie favoriscono Franceschini

“È altamente improbabile che il segretario venga scelto dall‘assemblea nazionale“. Così Stefano Ceccanti, senatore del Partito democratico, sostenitore della mozione Franceschini, interpellato dal VELINO ha commentato l’ultimo sondaggio IPR Marketing che darebbe Bersani avanti su Franceschini - con una percentuale che tuttavia non gli garantirebbe il raggiungimento della maggioranza assoluta alle primarie, e che dunque lascerebbe aperta la strada del ballottaggio in assemblea. Un sondaggio di IPR Marketing pubblicato stamani sul Riformista attribuisce a Bersani un vantaggio di 19-20 punti percentuali e nel pezzo firmato da Stefano Cappellini si evidenzia che esisterebbe il rischio che il segretario venga scelto dall’Assemblea nazionale. Le cose stanno così?
Innanzitutto rilevo che i sondaggi in questa fase sono assolutamente prematuri, perché non si può costruire bene il campione, visto che non si sa esattamente chi parteciperà al voto e che fino all’ultimo momento ci si potrà dichiarare elettori del Pd. Non c’è ancora stata la vera campagna tra i candidati. È una campagna di due mesi che prima prevede un passaggio tra gli iscritti e poi tra gli elettori e quindi secondo me i sondaggi in questa fase non sono attendibili.
In effetti finora sono solo l’8 per cento coloro che hanno già deciso chi votare…
L’8 per cento significa 400 mila elettori - addirittura meno degli iscritti che sono 800 mila. È difficile poi ipotizzare che la partecipazione possa scendere sotto 1 milione e mezzo, quindi è come se noi dicessimo che ha deciso solo un quarto di quelli che voteranno.
Ma dai dati in vostro possesso la maggioranza degli iscritti è pro Franceschini o pro Bersani? La proporzione degli iscritti non rispecchia quella tra ex Ds ed ex Margherita?
Gli iscritti hanno preso la tessera ma non hanno detto per chi voteranno. Cominceranno a votare in tutto il mese di settembre, quindi non lo sappiamo. E inoltre nella richiesta d’adesione non c’era scritto da dove si proveniva politicamente. È ragionevole prevedere che, man mano che ci avviciniamo all’insieme dell’elettorato, e quindi nel passaggio iscritti/elettori, possa rafforzarsi di più Franceschini.
Ma esiste la possibilità che il segretario venga eletto dall’Assemblea nazionale?
Questa possibilità c’è. Però io penso che quando noi arriveremo al voto decisivo tra gli elettori scatterà un meccanismo di voto utile per cui ci si concentrerà tra i due candidati. Dunque reputo improbabile l’ipotesi del ballottaggio in assemblea. Comunque non sarebbe un problema così grave, è un metodo democratico di soluzione.
E all’assemblea nazionale chi partecipa?
Partecipano le persone che sono state elette con le primarie da parte degli elettori che quando votano eleggono anche i candidati di liste apparentate a Franceschini, Bersani e Marino. Se nessuno prende la metà più uno dei seggi allora ci sarà un ballottaggio a scrutinio segreto nell’assemblea in cui i primi due saranno i due candidati e vince chi prende più voti. Ma lo ripeto, secondo me, è altamente improbabile. (spk)
tratto da ww.ilvelino.it

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