mercoledì 9 marzo 2011

POL - Pd,Civati:A Napoli se non si va uniti al secondo turno è un pasticcio

Roma, 9 mar (Il Velino) - “Oltre alla questione del sindaco sulla quale mi pare che il centrosinistra sia sufficientemente diviso perché io aggiunga un’altra mia battuta a una situazione al limite del regolamento, la cosa importante è capire quale sarà il gruppo dirigente che il centrosinistra vuole offrire alla città. Sono convinto che con molti napoletani sia venuto il momento di dare un segnale di forte rinnovamento del gruppo dirigente”. Questo il pensiero del rottamatore Giuseppe Civati, membro della direzione nazionale del Pd, sulla scelta del centrosinistra di presentarsi diviso a Napoli - col Pd che sostiene il prefetto Morcone mentre l'Idv punta sull'ex pm ed eurodeputato De Magistris - alle Comunali di maggio. “Noi abbiamo un segretario regionale molto giovane che stimiamo come Enzo Amendola però – precisa Civati -vorremmo che l’amministrazione napoletana sia interpretata da figure che sappiano raccontare questo cambiamento. Non basta il candidato sindaco o i candidati sindaci. Serve un’offerta politica che guardi avanti, soprattutto dopo quello che è successo con questo consiglio comunale che chiede le dimissioni del sindaco perché i trasformisti erano il gruppo più numeroso dell’assemblea”.

“La cosa che ci salva – ha proseguito Civati - è che c’è il doppio turno quindi c’è la speranza che si lavori fin d’ora per arrivare ad un secondo turno tutti uniti sennò è un pasticcio. Indietro non mi pare si possa tornare, adesso vediamo come si configurano le alleanze. Il pasticcio è stato fatto prima, adesso è tutto un disperato tentativo di recupero per cui io punto sul fatto che c’è il secondo turno”. “Quello che addolora di più è che non si sia fatta chiarezza sulle primarie perché di fatto non mi risulta che la commissione abbia mai terminato i propri lavori e che non ci sia un giudizio politico di quanto è successo”, ha detto il giovane “rottamatore”. Diversamente da quanto dichiarato a Matrix da Matteo Renzi, Civati giudica positivamente la raccolta delle firme per le dimissioni del premier “soprattutto se le persone che hanno firmato saranno ricontattate dal Pd anche per la campagna elettorale e per la fase della proposta politica. Questi milioni di firme possono diventare una grande occasione di interlocuzione l’elettorato che non vuole più affidarsi a Berlusconi”.
 
(spk) 9 mar 2011 20:24

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